(cod. R_0026)

A cura del Dipartimento Biologia, Universita’ degli Studi di Napoli “Federco II”

Con:
Rosanna del Gaudio, Dipartimento Biologia, Universita’ degli Studi di Napoli “Federco II”

Nel 1953 Watson e Crick definirono struttura e funzione della doppia elica del DNA, di cui è costituito il gene. Da qui a pensare che il DNA determinasse non solo i caratteri fisici, ma anche quelli comportamentali ed emozionali, il passo è stato “abbastanza “ breve. Oggi è accertato che il DNA è altamente ‘plastico’ per il fatto che l’ambiente gioca per i due terzi sulla formazione, trasformazione ed evoluzione delle caratteristiche genomiche di un essere vivente. Questo significa che sono determinanti nella materia vivente, come prima considerazione da fare, due concetti essenziali: l’INFORMAZIONE e la COMUNICAZIONE. Il primato dell’ambiente sulla genetica ribalta quasi totalmente il Dogma Centrale è il fondamento dell’Epigenetica perché la genetica è controllata e condizionata, ma non determinata dall’ambiente.La facoltà creativa riprende la sua dignità, non solo nell’essere umano, ma in ogni essere senziente, come è stato scientificamente ed etologicamente dimostrato.
Si è giunti alla concezione e al fondamento epigenetico dallo studio di quello che si può definire “l’intelligenza della cellula”. Le cellule, infatti, apprendono dalle esperienze nel loro impatto con l’ambiente e “creano” una memoria cellulare trasmissibile alle generazioni di cellule successive. Senza entrare nello specifico, ogni cellula è in grado, secondo il livello di emergenza e di necessità, di crearsi un nuovo centro di memoria esperienziale e comunicazionale.
Vengono presentati strumenti utilizzati in esperimenti chiave che costituiscono la storia della biologia molecolare a 70 anni dalla proposta del modello.

21/11/2023
09:45 — 11:15 (1h 30′)

21 Novembre 2023 · MARTEDÌ, DA REMOTO

PER TUTTI

PRENOTA