(cod. P_0289) 

A cura del Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Con:

Rosa D’Angiolo, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Fabrizio Licitra, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Carmela Sorrentino, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Emilia Sabbatino, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Viviana Tutino, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Ferdinando De Stefano, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Pia Giovannelli, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Marzia Di Donato, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Gabriella Castoria, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Antimo Migliaccio, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Carmine Lauretta, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Alessandra D’Aversa, Dipartimento di Medicina di Precisione, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

La parola “intelligenza” riporta subito alla nostra mente l’immagine del cervello, un organo complesso grazie al quale pensiamo, ragioniamo e agiamo. Pur non avendo un “cervello” vero e proprio, le singole cellule che compongono il nostro organismo possiedono una notevole “intelligenza” e possono svolgere attività molto complesse e finemente regolate, così da vivere, crescere, replicarsi e adattarsi ai cambiamenti esterni e interni. La maggior parte delle risposte cellulari è attuata tramite la sintesi di proteine, le cui istruzioni sono scritte nel nostro DNA e vengono lette grazie all’esistenza di uno strumento particolarmente “geniale”: il codice genetico. Grazie a soli 4 nucleotidi, ma molteplici combinazioni di essi, è possibile creare sequenze specifiche che le cellule possono tradurre in proteine anche molto complesse e tanto diverse tra loro.
Per far comprendere ciò, viene proposto un gioco interattivo nel quale viene spiegato il funzionamento del codice genetico e della sua ridondanza per la sintesi di proteine, e come, da soli 4 nucleotidi, possano “nascere” innumerevoli proteine. Usando delle tessere che riproducono le basi presenti negli acidi nucleici, individua le diverse possibili combinazioni di esse, scritte nel codice genetico, e necessarie a “costruire” la proteina da noi richiesta. In questo modo si apprezza l’ingegnosità ma anche l’elevata sensibilità di questo sistema fondamentale per la vita di tutti gli organismi, dal più semplice al più evoluto. Infine, non perdere la possibilità di osservare al microscopio diverse linee cellulari in coltura per verificare quanto a DNA differenti corrispondano cellule tanto diverse tra loro, già in forma e dimensioni.

24/11/2023
09:00 — 14:00 (5h)

24 Novembre 2023 · VENERDÌ, IN PRESENZA

PER TUTTI