Quel tesoro di RAEE
QUANDO:
20 ottobre 2024 9:00 - 17:00
SEDE EVENTO:
Napoli
INFORMAZIONI ATTIVITÀ:
(cod. #P_0457) DOVE: Villaggio della Scienza A cura del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi
INFORMAZIONI ATTIVITÀ:
(cod. #P_0457)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Con:
Virginia Venezia, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Rossella Grappa, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Francesco Di Natale, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Arianna Parisi, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Luigi Piero Di Bonito, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Antonio Di Colandrea, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) rappresentano una grande risorsa di materie prime seconde, ma sono ancora considerati rifiuti di difficile gestione. I RAEE costituiscono una fonte estremamente ricca di metalli nobili e di terre rare, il cui recupero consentirebbe di limitare l’uso di risorse primarie. Non tutti sanno che uno smartphone è una vera e propria miniera d’oro poiché contiene metalli preziosi, come oro e argento, che possono essere recuperati con notevoli benefici economici e ambientali. Le rese di ottenimento sono molto superiori a quelle dei processi di estrazione mineraria, che sono estremamente onerosi e con alto impatto ecologico. Dal riciclo di 50.000 cellulari (circa 4 tonnellate) è possibile ottenere 1 kg d’oro, mentre dalla stessa massa di minerale se ne ottengono solamente 3 grammi! Tuttavia, i processi attualmente disponibili per l’estrazione e raffinazione di metalli da RAEE hanno un elevato impatto sull’ambiente e sulla salute dei lavoratori. Secondo una logica circolare e rigenerativa, il nostro esperimento utilizza una speciale membrana ottenuta utilizzando bioscarti che ha il duplice ruolo di sequestrare e ridurre gli ioni metallici contenuti nelle soluzioni di lisciviazione dai RAEE. La possibilità di ottenere tali membrane con la tecnica dell’elettrofilatura consente di utilizzare moltissime tipologie di materiali polimerici come adsorbenti, anche biodegradabili e in miscela, dotati di elevata selettività e capacità di cattura nei confronti di specifici ioni metallici. Questa attività dimostra come materiali ottenuti da bioscarti possano essere valorizzati e riutilizzati per il recupero di metalli preziosi da soluzioni di lisciviazione delle schede elettroniche. Vieni a trovarci!