(cod. #P_0095)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Con:
Evaristo Di Napoli, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Valeria Russo, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Davide De Biase, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Emanuela Vaccaro, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Agata Pula, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II
L’ambiente risulta essere sempre più associato all’eziopatogenesi del cancro. Tale associazione non gode di un rapporto esclusivo, avendo il cancro una genesi multifattoriale. La condivisione di spazi e ambienti della specie canina e umana comporta l’esposizione agli stessi inquinanti ambientali. La malattia neoplastica nel cane e nell’uomo, in molte circostanze, si caratterizza per la stessa manifestazione clinica, potenziale metastatico e instabilità genomica. La principale differenza sta nella latenza, essendo minore nel cane, rende lo stesso una sentinella di un’allerta ambientale. Attraverso questionari che mirano a raccogliere dati e informazioni utili, sui potenziali fattori di rischio inerenti alla matrice ambientale, responsabili della genesi del cancro nella popolazione canina ed umana scopri l’effetto dell’esposizione a pesticidi, tossine, metalli pesanti, IPA, ftalati, particolato aerodisperso, fumo di tabacco passivo o altre sostanze pericolose il cui potenziale cancerogeno è noto negli animali e nell’uomo. Se riusciamo a capire che tipo di esposizioni sono implicate in modo diretto nel meccanismo di carcinogenesi dei cani, allora possiamo applicare misure di prevenzione e screening negli stessi e nell’uomo. Vieni a scoprirne di più!