(cod. #P_0491)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II
Con:
Marco Gebiola, Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II
Maria Rosaria Chianese, Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II
Le larve della mosca soldato nera hanno la capacità di crescere su vari tipi di rifiuti organici e, tra questi, degli scarti dell’industria agro-alimentare, trasformandoli in molecole di grande valore per molteplici usi. In particolare, dalle larve e dalle pupe è possibile produrre farine per la mangimistica, estrarre proteine per la sintesi di bioplastiche e altri biomateriali utili nell’ambito biomedicale, oli per la produzione di biocarburanti e, ancora, chitina e peptidi antimicrobici. Inoltre, larve di questa mosca allevate su polimeri particolarmente resistenti alla degradazione, come poliesteri e polistirolo, riescono a degradarli e, quindi, non solo a ridurne l’impatto con l’ambiente ma anche a ottenere prodotti utili per l’Uomo. Gli studi sulle larve di questo insetto, in corso nel Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli, hanno evidenziato che queste capacità di degradazione sono a carico dell’attività della comunità di batteri che naturalmente si trovano nell’intestino delle larve stesse. Questa scoperta ha permesso di isolate diversi geni potenzialmente coinvolti nell’attività di degradazione delle plastiche, come laccasi e perossidasi. Vieni a vedere da vicino i risultati di queste ricerche su questi insetti capaci di biotrasformare i rifiuti in sostanze di grande valore economico e così applicare in pratica i fondamenti dell’economia circolare.