(cod. P_0112)

A cura di:

  • Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio
  • Centro di Antropologia del Mondo Antico

Con:

Aglaia McClintock, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio e Centro di Antropologia del Mondo Antico

Silvia Romani, Università di Milano Statale e e Centro di Antropologia del Mondo Antico

Maurizio Bettini, Università di Siena e Centro di Antropologia del Mondo Antico

I Greci hanno dato nomi specifici a forme diverse di intelligenza, incarnandole anche in animali in divinità ed eroi ben definiti. Da una parte vi sono le tattiche offensive e difensive degli animali per districarsi nella lotta della sopravvivenza, e a un livello più alto l’abilità degli artigiani, il colpo d’occhio del navigante, l’intuito diagnostico del medico, l’intelligenza intuitiva; dall’altra vi è l’intelligenza razionale e riflessiva, in grado di elaborare politica e giustizia. Alla prima danno il nome di metis, alla seconda logos. A rappresentare l’astuzia e la capacità immediata di trovare soluzioni c’erano una dea specifica la Metis e dei dotati di metis come Prometeo in aperto conflitto con divinità olimpiche che annoverano tra di loro vere e proprie personificazioni del logos quali Atena e Apollo. La conferenza-spettacolo contrappone Metis e Prometeo, intelligenza animale, ad Atena e Apollo, perfetti affabulatori in grado di trovare il modo di aver sempre ragione. Attraverso questa lente, il dibattito affronta anche i vari modi in cui molte volte è ancora contrapposta l’intelligenza maschile a quella femminile, la prima detentrice del logos, la seconda dell’intuizione come una specie involgarita di metis.

24/11/2023
11:45 — 12:45 (1h)

24 Novembre 2023 · VENERDÌ, IN PRESENZA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

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