(cod. P_545)
A cura del Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Con:
Salvatore Valiante, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Teresa Barra, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II
Marina Prisco, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Jessica Pisano, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Il nostro cervello è un organo delicato che ha bisogno di protezione da agenti esterni. La presenza della barriera ematoencefalica, separazione tra il sangue e il tessuto nervoso, risulta fondamentale nel mantenere un equilibrio omeostatico adeguato bloccando sostanze potenzialmente tossiche e favorendo il flusso dei nutrienti. Tossine, batteri e virus sono alcune tra le sostanze dannose che possono creare dei danni al cervello. Quando la barriera viene alterata, non funzionando più correttamente, il cervello può danneggiarsi e dare luogo a stati patologici che possono evolvere in malattie neurodegenerative. Inoltre, l’elevata selettività della barriera ematoencefalica impedisce anche l’entrata di molti farmaci rendendo molto problematica la cura di malattie come il morbo di Alzheimer e di Parkinson. Vieni a scoprire come funziona un bioreattore, con il quale è possibile mimare il flusso sanguigno che scorre nei capillari del nostro cervello.