(cod. P_505)
A cura di:
- Dipartimento di Scienza e Tecnologie, Università degli Studi del Sannio
- Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”, Università degli Studi di Salerno
Con:
Bruno Massa, Dipartimento di Scienze e Tecnologie, Università degli Studi del Sannio
Raffaella De Matteris, Dipartimento di Scienze e Tecnologie, Università degli Studi del Sannio
Maria Vittoria Gargiulo, Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”, Università degli Studi di Salerno
Guido Maria Adinolfi, Dipartimento di Scienze e Tecnologie, Università degli Studi del Sannio
In seguito al terremoto di San Francisco del 1906, lo studioso Henry Fielding Reid formulò la “Elastic Rebound Theory”, teoria secondo la quale il terremoto si genera in seguito ad un “rimbalzo elastico” che scarica lo sforzo accumulato, nel tempo, a cavallo di una porzione di faglia.
Le faglie sismogenetiche vivono uno stato di equilibrio instabile tra le forze che spingono i blocchi di roccia a muoversi e l’attrito lungo il piano di faglia che cerca di tenere i blocchi uniti.
Interagisci con un modello analogico di faglia fino a condurlo all’attivazione! Una stazione sismica a larga banda, dotata di sensore velocimetrico a tre componenti, consente la registrazione del “terremoto” generato. Potrai collegarti, con il tuo smartphone, tramite l’interfaccia wi-fi della stazione sismica, e visualizzare direttamente il sismogramma.