SALA NEWTON
(cod. P_190)
A cura del DEMM – Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio
Con:
Gerarda Fattoruso, DEMM – Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio
Massimo Squillante, DEMM – Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio
Giacomo di Tollo, DEMM – Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi, Università degli Studi del Sannio
Maria Silvia Assante, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Ludovico Mascia, Ministero dell’Istruzione
Alla fine di ogni lezione, Calvino nelle sue “lezioni americane”, ripete: “Essere leggeri nella pesantezza e rapidi nella lentezza, imprecisi nell’esattezza, concreti nell’immaginazione, unici nella molteplicità, coerenti nell’incoerenza. Essere flessibili, aperti e pronti.” Appare già chiara l’intricata concettualizzazione della coerenza. Se guardiamo al mondo musicale la coerenza può assumere diverse sfumature; la melodia, ad esempio, può essere intesa come una connessione coerente e significante di suoni che tenga conto della ‘logica’ della sua costruzione: successione di note, ritmica, scale, tempo. In ambito logico-matematico, in particolare nella teoria delle decisioni, il concetto di coerenze o consistenza è legato o si lega all’assenza di contraddizioni nelle valutazioni e nelle scelte. Guardando da prospettive differenti esploriamo il complesso concetto di coerenza prevedendo letture di testi letterari, esemplificazioni matematiche ed intermezzi pianistici.