(cod. P_1324)
A cura del Dipartimento di Scienze Formative, Psicologiche e della Comunicazione, Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”
Con:
Vittoria Fiorelli, Dipartimento di Scienze Formative, Psicologiche e della Comunicazione, Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”
Francesca Nicolais, Dipartimento di Scienze Formative, Psicologiche e della Comunicazione, Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”
Non è un luogo il salotto della principessa. Non è un modo per evocare consuetudini sociali o ambienti ricercati ed esclusivi. Il salotto richiama quel “sogno illuministico di un sapere aperto a tutte le discipline” che la principessa di Strongoli Adelaide del Balzo Pignatelli ha coltivato per tutta la vita. Un riferimento simbolico alla sua educazione raffinata che si era nutrita di incontri e di scambi favoriti da un’appartenenza aristocratica e cosmopolita, ma che aspirava a trasferirsi in un progetto, politico prima ancora che formativo, per permettere alle donne di partecipare attivamente alla società moderna.Nella sorprendente rete di rapporti intellettuali che emerge dalle lettere ricevute dalla nobildonna abbiamo scelto di seguire la traccia delle sue passioni. Interessi personali che si sono consolidati in percorsi mai banali, ma solidamente competenti attraverso le scienze, la musica, l’arte, per trasformarli in materie di studio per le allieve di un istituto innovativo e visionario. In chiaroscuro, sullo sfondo, emerge la personalità di una donna straordinaria, di una protagonista della nuova storia delle donne italiane.