(cod. P_1299)
A cura del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Con:
Carmela Piccolo, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Antonio Diglio, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Giuseppe Bruno, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Manuel Cavola, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Silvia Baldassarre, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Eduardo Pipicelli, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Ogni mattina, in ogni classe, uno studente si sveglia prima dei suoi compagni perché deve prendere un mezzo di trasporto che lo porterà a scuola. E c’è almeno una signora che camminerà più delle sue amiche di burraco per raggiungere la farmacia più vicina. Ed un pensionato che dovrà percorrere più strada degli altri per raggiungere l’ufficio postale dove ritirerà la pensione. Le scuole, le farmacie, gli uffici postali sono luoghi importanti per l’erogazione di servizi pubblici fondamentali, ovvero di interesse generale. Per questo dovrebbero essere facilmente accessibili a tutti, senza alcuna discriminazione o disparità, e lo Stato deve assicurare o vigilare che siano garantiti livelli di qualità, accessibilità possibilmente uguali per tutti. Purtroppo questo non accade sempre. Sappiamo bene che chi vive in città è in generale favorito rispetto a chi vive in un paese, o all’interno della città chi vive al centro è favorito rispetto a chi vive in periferia. Esistono strumenti e metodi per valutare lo squilibrio tra gli utenti dei servizi pubblici. Vieni a conoscere come i Sistemi Informativi Geografici (GIS) possono evidenziare, attraverso la creazione di mappe intuitive, le condizioni di maggiore disagio. Quali sono le decisioni da adottare e quali le soluzioni di compromesso tra una più equa distribuzione dei servizi e gli investimenti economici necessari per ottenerla. Noi faremo le nostre proposte. Quali sono le vostre?